Ok del Senato alla Legge di Bilancio 2018, novità per i bonus sulla casa

Via libera del Senato al disegno di legge di Bilancio 2018. L’Assemblea ha approvato il testo con 136 sì e 30 no. Il testo passerà ora all’esame della Camera. In caso di approvazione senza modifiche diventerà legge, altrimenti dovrà tornare al Senato.

Proroghe e modifiche dei bonus per la casa, introduzione del bonus verde, rifinanziamento del Fondo Investimenti, risorse per la progettazione e la messa in sicurezza nei Comuni sono le maggiori novità della norma.

Caldaie, finestre e schermature solari, il bonus scende al 50%
Scenderà dal 65% al 50% la detrazione fiscale per le spese relative agli interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e a biomassa.

Cappotto, tetto e pannelli solari, l’ecobonus resta al 65%
Confermata la percentuale di detrazione al 65% su alcuni interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili: interventi di riqualificazione globale, dei lavori sull’involucro (strutture opache), dell’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda e dell’installazione di sistemi domotici. Cambieranno probabilmente i massimali di costo e i requisiti tecnici, che saranno definiti con decreti attuativi successivi.

Ecobonus anche per i micro-cogeneratori
Tra gli interventi che danno diritto alla detrazione del 65% sono stati inseriti l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti fino a un valore massimo della detrazione di 100mila euro. la condizione per ottenere il bonus è che l’intervento porti ad un risparmio di energia primaria pari al 20%.

Eco-prestito
Nell’ambito del Fondo nazionale per l’efficienza energetica, istituito dal D.lgs. 102/2014, una sezione da 150 milioni di euro sarà dedicata al rilascio di garanzie a quanti intendano chiedere un prestito per pagare gli interventi di riqualificazione energetica del proprio immobile.

Cessione ecobonus anche per le singole unità immobiliari
Dal 1° gennaio 2018 il meccanismo della cessione del credito sarà essere esteso anche a chi esegue i lavori di efficientamento sulla singola unità immobiliare. Al momento il meccanismo funziona solo per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali.

Ecobonus in condominio
Confermati gli incentivi per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali. Si partirà dal 65% per arrivare al 70% qualora i lavori interessino almeno il 25% dell’involucro e al 75% se con l’intervento di miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva si consegue almeno la qualità media di cui al DM 26 giugno 2015.

Bonus verde
Gli interventi di sistemazione a verde delle aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze e recinzioni, nonché la realizzazione di impianti di irrigazione e pozzi saranno incentivati con una detrazione fiscale dall’Irpef del 36% delle spese sostenute nel 2018, fino ad un massimo di 5mila euro per unità immobiliare. Tra le spese detraibili sono incluse quelle per la progettazione e la manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. In condominio il limite di spesa sarà di 5mila euro per unità immobiliare.

Bonus ristrutturazioni prorogato di un anno
Prorogata fino al 31 dicembre 2018 la detrazione del 50%, con un limite massimo di 96mila euro per unità immobiliare, per gli interventi di ristrutturazione delle abitazioni e delle parti comuni degli edifici condominiali.

Bonus Mobili prorogato di un anno
Chi ristruttura il proprio immobile potrà usufruire ancora per un anno una detrazione Irpef del 50%, con un tetto di 10mila euro per unità immobiliare, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione. La condizione per usufruire del Bonus Mobili è che i lavori inizino dopo il 1° gennaio 2017.

Sismabonus anche per le case popolari
Platea più ampia per il sismabonus. Dal 2018 tra i beneficiari ci saranno anche gli istituti di edilizia popolare.

Restano invariate le condizioni. Per le spese di messa in sicurezza antisismica degli edifici residenziali e produttivi situati nelle zone a rischio sismico 1,2 e 3, effettuate fino al 31 dicembre 2021, è riconosciuta una detrazione fiscale Irpef o Ires. Si parte dal 50% e si può arrivare al 70% se l’intervento determina il passaggio ad una classe di rischio inferiore e all’80% se l’intervento determina il passaggio a due classi di rischio inferiori. Il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è pari a 96mila euro.

Nei condomìni si parte sempre dal 50% e si può raggiungere il 75% se l’intervento determina il passaggio ad una classe di rischio inferiore e l’85% se l’intervento determina il passaggio a due classi di rischio inferiori. In questo caso, il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è pari a 96mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. Il miglioramento antisismico è calcolato sulla base delle Linee guida per la classificazione sismica degli edifici (DM 28 febbraio 2017).

Chiarimenti su IVA agevolata 10% per i lavori edili
Viene fornita un’interpretazione autentica della disciplina dell’aliquota Iva agevolata al 10% per i beni significativi nell’ambito dei lavori edili. La determinazione del valore dei ‘beni significativi’ deve essere effettuata sulla base dell’autonomia funzionale delle parti staccate rispetto al manufatto principale. La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve indicare, oltre al servizio oggetto della prestazione, anche il valore dei beni di valore significativo.

Fondo Investimenti rifinanziato con 38 miliardi di euro
Sarà rifinanziato con circa 38 miliardi di euro il Fondo Investimenti. Le risorse copriranno una serie di interventi aggiuntivi, dalle infrastrutture alla prevenzione antisismica, fino al 2033. Al Fondo, istituito con la Legge di Bilancio 2017, sono stati già assegnati 46 miliardi di euro fino al 2032. Le risorse sono state anche ripartite tra i Ministeri con il dpcm 21 luglio 2017.

Nuovo Fondo progettazione da 390 milioni di euro
La norma prevede l’istituzione di un Fondo progettazione da 390 milioni di euro per la messa in sicurezza degli edifici pubblici. Le risorse saranno destinate al cofinanziamento della redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica e dei progetti definitivi degli enti locali di opere destinate in via prioritaria alla messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche.

850 milioni ai Comuni per la messa in sicurezza
La norma stanzia 850 milioni di euro per la messa in sicurezza dei territori comunali e 10 milioni di euro annui per la tutela e la riqualificazione dei piccoli Comuni.

Risorse per Sport e Periferie, sport bonus
Con un rifinanziamento di 10 milioni di euro annui a partire dal 2018, sarà stabilizzato il Fondo ‘Sport e Periferie’ istituito dal DL 183/2015 convertito nalla Legge 9/2016. Con lo Sport Bonus, alle imprese sarà riconosciuto un credito d’imposta del 50% (nei limiti del 3 per mille dei ricavi annui) per le erogazioni liberali in denaro fino a 40.000 euro effettuate nel corso dell’anno solare 2018 per interventi di restauro o ristrutturazione di impianti sportivi pubblici.
Gli enti locali per gli anni 2018 e 2019 avranno spazi finanziari pari a 100 milioni di euro destinati a interventi di impiantistica sportiva. Sarà riconosciuto un credito d’imposta del 12% per ammodernare gli stadi di proprietà o in concessione amministrativa a favore delle società appartenenti alla Lega di serie B, alla Lega calcio professionistico (Lega Pro -serie C) e alla Lega di serie D.

Detraibilità fiscale delle polizze catastrofali
Saranno detraibili le assicurazioni contro il rischio di eventi calamitosi stipulate per le abitazioni. I premi per questo tipo di polizze godranno così della stessa agevolazione fiscale oggi vigente, ad esempio, per gli interessi passivi relativi ai mutui per l’acquisto della prima casa, le spese sanitarie, le polizze vita.

Fonte: Edilportale.com

Bucci Spa Impresa di costruzione Parma

Nel caso di una ristrutturazione – dichiara Francesca Zirnstein, Direttore Generale Scenari Immobiliari – il costo degli interventi green è mediamente di 40 euro al metro quadrato. Nelle sole città italiane, con un patrimonio costruito dopo il 1946 di circa 18 milioni di abitazioni, ciò comporterebbe un investimento aggiuntivo di 40 miliardi di euro e un incremento del valore non inferiore a 100 miliardi“.

Francesco Giaccio, Direttore Generale di Johnson Controls Building Technologies & Solutions Italia sottolinea che “gli edifici sono driver fondamentali della domanda di energia e in Italia, quelli con oltre 40 anni di vita, che necessitano di interventi di manutenzione straordinaria, rappresentano il 70% del totale, costituendo da un lato una problematica, ma anche una grande opportunità. Prendendo in considerazione lo stato dell’arte, l’Osservatorio analizza i vantaggi che la tecnologia può offrire a sostegno dell’attuale ripresa immobiliare – confermata dalla crescita del fatturato nazionale annuo (+2,5%) nel 2016 e dall’aumento del 4% stimato per il 2017“.
La grande sfida per il prossimo futuro riguarderà la messa a sistema di tutte le informazioni rese disponibili da ogni componente al fine di migliorare la safety, ovvero la sicurezza intesa come salvaguardia e prevenzione di possibili danni alla salute delle persone.

Insieme alla sostenibilità – che nell’Italia sconvolta dagli eventi naturali vuol dire anche sicurezza per gli abitanti – un investimento immobiliare del genere ha anche una valenza di investimento. “In una operazione immobiliare sostenibile”, dice il rapporto, ci sono “costi iniziali maggiori rispetto a uno sviluppo tradizionale ma i ritorni per un operatore che investe in edifici green, in termini di valore, canoni, tempi di assorbimento e immagine sono notevoli”

Fonte: La Repubblica