L'edilizia in testa alle spese del PNRR: un motore di sviluppo e innovazione sostenibile


Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un'opportunità senza precedenti per l'Italia nel promuovere la ripresa economica e la sostenibilità a lungo termine


Secondo l’ultima relazione della Corte dei Conti, ripresa dai dati forniti da Ance nazionale, emerge un dato positivo che merita attenzione: le spese del PNRR nel settore delle costruzioni edili si sono rivelate più rapide rispetto agli altri settori, confermando il ruolo chiave dell’edilizia come motore di sviluppo del Paese e dell’innovazione sostenibile.

Il primato delle spese nel settore delle costruzioni

Secondo la stima sopracitata, la spesa già effettuata del PNRR nel periodo 2020-2022 raggiunge il 12% dei fondi europei messi a disposizione per il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza. Tuttavia, se escludiamo i crediti di imposta automatici, la percentuale scende al 6%. Ciò che risalta, però, è che il 78% della spesa realizzata del PNRR è destinata agli investimenti nelle costruzioni, dimostrando l’accelerazione del settore rispetto ad altri ambiti.

L’edilizia si conferma così il settore più dinamico nella realizzazione delle spese del PNRR; la velocità di spesa delle costruzioni si attesta infatti al 17%, mentre per le altre misure si ferma all’8%. Questi dati evidenziano l’efficienza e la prontezza del settore delle costruzioni nel recepire e attuare gli investimenti del PNRR.

Un settore trainante per lo sviluppo del Paese e dell’innovazione sostenibile

L’accelerazione delle spese nel settore delle costruzioni dimostra ancora una volta come l’edilizia svolga un ruolo fondamentale nel promuovere la crescita economica, generare occupazione e guidare l’innovazione sostenibile. Gli investimenti nel settore edile, infatti, non solo favoriscono la realizzazione di nuove infrastrutture ma anche la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, promuovendo la transizione verso una società a basse emissioni di carbonio.