Decreto Sblocca Cantieri: senza investimenti non si cresce


Il presidente nazionale di Ance, Gabriele Buia, chiede interventi rivolti alle infrastrutture. È infatti fondamentale puntare a rilanciare il settore edile e immobiliare, che corrisponde al 22% del Pil del nostro Paese.

“Senza investimenti in infrastrutture non si cresce – spiega Buia – Il decreto Sblocca Cantieri rappresenta un primo passo positivo per rilanciare il settore, ma ora bisogna rimettersi al lavoro per inserire le misure inizialmente previste sulla rigenerazione urbana”. Nel settore edilizio c’è tuttavia un grave problema rappresentato dalla difficoltà di utilizzo delle risorse già stanziate. Il decreto legge Sblocca Cantieri porterà un’accelerazione dei processi di aggiudicazione, cercando di snellire le procedure in capo alle pubbliche amministrazioni ma “non è uno strumento in grado di consentire l’utilizzo delle risorse stanziate in breve tempo. Il problema, infatti, sta nelle procedure a monte delle gare di appalto, penso agli adempimenti autorizzativi e procedurali demandati ai vari enti, che richiedono anni” continua Buia.

Il presidente di Bucci Spa, Carlo Bucci, sostiene la posizione di Ance e del suo presidente: “Sono pienamente d’accordo che oggi in Italia ci sia una eccessiva burocrazia che impedisce alla pubblica amministrazione di far eseguire i lavori già finanziati in tempi brevi.  Oggi c’è più che mai necessità di puntare sulla rigenerazione urbana per evitare i danni che, ad ogni evento sismico, anche di lieve intensità, ci ritroviamo ad affrontare nelle nostre città. Credo sia molto importante, se non una urgenza, lavorare sugli interventi per la salvaguardia e la messa in sicurezza del territorio soprattutto nelle zone di collina e montagna”.

Leggi l’articolo pubblicato su Gazzetta di Parma il 25 giugno 2019: